Bando ISI INAIL
L’Avviso pubblico Isi Inail ha l’obiettivo:
- di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori;
- di incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, ciò al fine di soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione assicurando, al contempo, un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
Chi può partecipare al Bando Isi Inail?
Tutte le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. È stata confermata, inoltre, la possibilità per gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome, di accedere al secondo asse di finanziamento dedicato ai progetti di riduzione del rischio dovuto alla movimentazione dei carichi.
Cosa viene finanziato?
- Asse 1 (Isi Generalista): sono assegnati 182.308.344 euro, suddivisi in 180.308.344 euro per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.
- Asse 2 (Isi Tematica): sono a disposizione 45 milioni di euro, destinati a sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi.
- Asse 3 (Isi Amianto): per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, lo stanziamento è pari a 97.417.862 euro.
- Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese): quest’anno riguarda le micro e piccole imprese operanti nei settori della pesca e del tessile, abbigliamento, pelle e calzature e sono disponibili 10 milioni.
- Asse 5 (Isi Agricoltura): per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, anche in questo bando sono pari a 35 milioni di euro, suddivisi in 30 milioni per la generalità delle imprese agricole e cinque milioni riservati ai giovani agricoltori under 40, organizzati anche in forma societaria.
AMMONTARE DEL FINANZIAMENTO
L’agevolazione è costituita da un contributo in conto capitale che copre fino al 65% delle spese sostenute per ogni progetto ammesso, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di finanziamento.
SPESE FINANZIABILI
- Macchinari, attrezzature, dispositivi vari (nuovi di fabbrica): es. piattaforme aeree, carrelli elevatori, movimentatori e sollevatori telescopici (muletti, bobcat, merli, ragni, pale, gru leggere/gru a struttura limitata, argani, paranchi, manipolatori, ecc.), robot/robot collaborativi, sistemi automatici di alimentazione;
- Impianti di aspirazione e captazione gas, fumi, nebbie, vapori o polveri;
- Rimozione eternit (smaltimento amianto);
- Pavimentazione (es. antiscivolo, antisdrucciolo, ecc.);
- Trattori agricoli e macchine agricole o forestali.
Sono ammesse a finanziamento le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza, nonché le eventuali spese tecniche, così come previsto dall’Avviso Pubblico.
Le spese devono essere sostenute dall’impresa richiedente i cui lavoratori e/o il titolare beneficiano dell’intervento e devono essere documentate.
Le spese ammesse a finanziamento devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 30 maggio 2019.
SPESE NON FINANZIABILI
- acquisto di beni usati;
- automezzi e mezzi di trasporto su strada, aeromobili, imbarcazioni e simili;
- impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro, o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente;
- hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all’esclusivo ed essenziale funzionamento di sistemi utilizzati ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza;
- mobili e arredi;
- interventi da effettuarsi in locali diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
- attività svolta dal personale dipendente dell’impresa richiedente;
- progetti già realizzati o in corso di realizzazione alla data di comunicazione di ammissione al contributo;
- manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
- acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
- esclusivo smaltimento dell’amianto (lo smaltimento è ammesso solo nel caso in cui l’intervento rientri in un progetto complessivo volto al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori dell’azienda nel quale è compresa la rimozione dell’amianto, ad esempio presente in coperture, per coibentazione, ecc.);
- acquisto di macchinari o apprestamenti indispensabili per l’erogazione di un servizio o per la produzione di un bene, di cui l’impresa non dispone ma che deve possedere per poter volgere la propria attività aziendale;
- ogni altra spesa non riferita ai progetti.
CONTATTACI compilando gratuitamente il nostro form.
Ti invieremo una mail in cui saranno contenute delle domande atte a verificare se possiedi i requisiti per poter accedere al bando e le eventuali modifiche da apportare al progetto per ottimizzare l’ammissione al contributo
Credito d’Imposta in Ricerca e Sviluppo
Le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo avranno la possibilità – per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019 – di ottenere un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta.
A chi è riconosciuto il credito di Imposta in R & S?
Il bonus è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica, dal settore di attività e dal regime contabile adottato.
Come Funziona il Credito di Imposta?
Il meccanismo di calcolo del credito d’imposta è di tipo incrementale: spetta sulle spese sostenute in ciascun periodo di imposta agevolato in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei 3 periodi imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015 (quindi, con riferimento ad una media “fissa” relativa al 2012, 2013 e 2014 per i “solari”), ovvero dalla costituzione se questa è avvenuta da meno di tre anni.
Il credito d’imposta spetta fino a un importo massimo annuale di 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno a 30.000 euro.
L’agevolazione ha carattere automatico: per ottenerla non occorre un’autorizzazione, ma è sufficiente indicarla nella dichiarazione dei redditi.
Il che modo si beneficia del Credito di Imposta in Ricerca e Sviluppo?
Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24 dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.
CONTATTACI compilando gratuitamente il segeuente form.
Ti ricontatteremo al fine di approfondire l’argomento ed aiutarti a beneficiare del Credito di Imposta in Ricerca e Sviluppo.
Bandi Camera di Commercio
Molto spesso le Camere di Commercio promuovono l’adozione e l’adeguamento di sistemi di certificazione volontaria nelle piccole e medie imprese con l’intento di favorirne lo sviluppo economico, sociale e produttivo in termini di miglioramento di competitività, di qualità delle produzioni, sicurezza sui luoghi di lavoro e tutela ambientale, nonché di immagine complessiva dell’impresa.
In che modo saranno erogati gli eventuali finanziamenti?
I bandi prevedono l’emissione di voucher a parziale copertura dei costi sostenuti dalle imprese fino ad un massimo del 50% del valore complessivo dell’intervento.
Le domande vanno inviate esclusivamente mediante l’utilizzo della procedura telematica, mediante la compilazione di un modulo generato dal sistema, allegando la documentazione indicata nel bando allegato.
CONTATTACI compilando gratuitamente il segeuente form.
Ti ricontatteremo al fine di approfondire l’argomento ed aiutarti a partecipare ad eventuali Bandi attivi promossi dalle Camere di Commercio.
CREDITO IMPOSTA FORMAZIONE 4.0
Il Bonus Formazione, misura prevista dalla Legge di Bilancio 2018 e già prorogata nel 2019, si rivolge a tutte le imprese presenti sul territorio nazionale, che investono in attività di formazione per acquisire o consolidare le conoscenze tecnologiche previste dal Piano Nazionale Industria 4.0 (ora Impresa 4.0).
Attività ammesse al Bonus Formazione 4.0
Il credito d’imposta è applicabile sulle spese relative al costo aziendale del personale dipendente impegnato nelle attività di formazione e del personale che svolge attività di docenza.
Le attività ammissibili sono incentrate su azioni volte alla trasformazione ed all’innovazione tecnologica e digitale delle imprese, come l’applicazione big data e analisi dei dati, cloud e cyber security, robotica avanzata e sistemi di realtà virtuale, IoT, integrazione digitale dei processi aziendali ed altre attività previste dal Piano Industria 4.0.
Sono escluse dalla misura le attività di formazione ordinaria o periodica organizzate per conformarsi alle norme in tema di sicurezza, salute, protezione dell’ambiente e qualsiasi altra tipologia di formazione obbligatoria.
Le aliquote
Il Bonus Formazione 4.0 consiste in un credito d’imposta in base alla tipologia di intervento, fruibile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui si sono sostenute le spese.
Le aliquote già previste dal Bonus Formazione fino al 2019 sono riconfermate per il 2020, con l’aggiunta di un ulteriore incentivo del 60% dedicato alle imprese che svolgono attività formativa alla quale partecipano lavoratori dipendenti “svantaggiati” o “molto svantaggiati” come definiti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel Decreto del 17 ottobre 2017.
In dettaglio, il Bonus Formazione 4.0 prevede un credito d’imposta sulle spese ammissibili, in base alle seguenti intensità:
- 30% per le grandi imprese, fino ad un credito massimo di 200.000 €
- 40% per le medie imprese, fino ad un credito massimo di 300.000 €
- 50% per le piccole imprese, fino ad un credito massimo di 300.000 €
- 60% per imprese che svolgono attività formativa alla quale partecipano lavoratori dipendenti “svantaggiati” o “molto svantaggiati”
INFO AZIENDA
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